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  Comportamento dinamico di una vettura

Sovrasterzo.

          Cos’e‘? È la perdita di aderenza dell‘asse posteriore , ovvero la tendenza dell’auto a ruotare su se stessa. La risultante delle forze applicate sull'asse posteriore e‘ uscita dal Cerchio di Cam.

          Perché? I pneumatici posteriori subiscono un’eccessiva sollecitazione. La deriva dei pneumatici posteriori si va a sommare all’angolo di sterzo impostato. Dobbiamo stare molto attenti: una situazione come questa e‘ più complessa e meno intuitiva da controllare rispetto al caso del sottosterzo. Il sovrasterzo e‘ quindi legato, per cosi dire, ad una perdita di aderenza dei pneumatici posteriori, con diminuzione di diametro del Cerchio di Cam.

          Ricordate da quali parametri dipende l’aderenza di un pneumatico? Dal Peso e dal Coefficiente d’attrito. ll Coefficiente d’attrito e‘ un parametro che dipende, oltre che dallo stato di usura del pneumatico, dal tipo e dalle condizioni del manto stradale. Guidando la nostra auto non sempre possiamo scegliere il fondo stradale da percorrere, possiamo invece variare il peso gravante sul pneumatico e, in questo modo, variarne l’aderenza o se preferite il diametro dei 4 Cerchi di Cam: beccheggio e rollio. Per controllare il sovrasterzo sara‘ necessario sfruttare i trasferimenti di carico e bisognerà anche agire sullo sterzo, effettuando una manovra a prima vista poco intuitiva: il controsterzo.

          Da quali errori di guida viene innescato il sovrasterzo:

  • eccessiva frenata in curva o brusco rilascio dell’acceleratore. H posteriore si andrà ad alleggerire, diminuirà l’aderenza dei pneumatici posteriori ed essi inizieranno a slittare sotto l’azione del carico centrifugo;
  • eccessiva accelerazione in curva con una macchina a trazione posteriore. in questo caso e‘ l’eccessivo trasferimento di coppia pneumatici posteriori a determinarne lo stress e a portarli al limite;
  • pneumatici posteriori incontrano una macchia d’olio, una pozza d’acqua, etc. che ne innesca, con l’abbassamento del coefficiente d'attrito, lo slittamento.

          In tutte queste situazioni l’automobile effettuerà una rotazione intorno all’asse centrale, tale movimento viene definito imbardata o derapata ed e‘ la terza e ultima rotazione spaziale possibile dell’autovettura, insieme al beccheggio e al rollio. Se non intervengo subito a correggere opportunamente, tale situazione continuerà a progredire e si arriverà al testacoda.

          Cosa fare? Controsterzare, ovvero girare rapidamente le ruote dalla parte in cui scarta il posteriore dell’auto. Sarà di grande aiuto guardare nella direzione in cui si vuole andare. Spingere il pedale della frizione in modo da far girare i 4 pneumatici senza l’influenza della trazione. Il trasferimento del carico della macchina verso il posteriore in accelerazione può non essere sufficiente a mantenere in aderenza i pneumatici. Non frenare, altrimenti non faremo altro che alleggerire l'asse posteriore. Frenare solo nel caso in cui non vi e‘ sufficiente spazio per effettuare il controllo, o nel caso l’auto abbia un angolo di imbardata superiore all’angolo massimo di sterzata.

          Attenzione: l’imbardata ha inevitabilmente cambiato la mia traiettoria restringendola, perchè il posteriore ha allargato verso l’esterno, ma l’asse anteriore ha conseguentemente chiuso l’angolo verso l’interno e sarà tale nuova traiettoria a raggio di curvatura minore che la mia macchina andrà a seguire, una volta che ha ripreso aderenza. Quindi dopo il controsterzo dovrò ovviamente riallineare il volante nella direzione in cui voglio andare, altrimenti andrò a sbattere contro l’interno della curva.

          Il rilascio o la frenata sono reazioni naturali che ogni conducente tende ad avere quando si sente in una situazione di pericolo, magari perchè ci si e‘ accorti di essere entrati in una curva troppo forte o perché si e‘ visto di' fronte a sé una pozza o un tratto di' strada ghiacciata.

         Se siamo in curva e la velocita‘ è elevata, la derapata è in agguato. Che fare allora? Nuovamente rilasciare quanto basta il freno per ridare carico al posteriore e soprattutto se stiamo guidando una macchina a trazione anteriore ricominciare a dare un po’ di gas. Essendo la coppia motrice in queste vetture trasmessa dalla ruote anteriori, accelerare riporta carico sulle ruote posteriori senza aumentarne lo stress come avviene nelle vetture a trazione posteriore, ed e‘ quindi una manovra sicuramente consigliabile. Con un auto a trazione posteriore bisogna capire il perchè della perdita di aderenza dell’asse posteriore, così da intervenire adeguatamente. in definitiva in ogni situazione guidate con prudenza, eviterete così di innescare pericolosi comportamenti nella vostra autovettura sia in termini di sottosterzo che di sovrasterzo.

E ricordatevi: in curva entrare piano per uscire più forte ma soprattutto per uscire. Meglio perdere un secondo nella vita, che la vita in un secondo.

 

 
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